Stelle a Santa Brigida in Val Brembana., Solo per documentazione.

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FlaviusStilicho
view post Posted on 18/8/2006, 17:05 by: FlaviusStilicho

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Salve.
Mentre cercavo informazioni sulle date delle ricorrenze delle festività dell'Arcangelo Michele, ho consultato un libro di Gaspani che avevo letto piuttosto in fretta e, forse, anche in modo incompleto: il libro è interessante anche se - a mio parere incredibilmente - pressochè totalmente privo di bibliografia.
Cosicché, a semplice titolo di documentazione, ho pensato di inserire qui questo passo - che non c'entra con San Michele ma che può avere relazione con ciò di cui si è parlato e, tra l'altro, potrebbe essere indicativo a proposito di cosa osservare in eventuali visite a chiese medievali.
A proposito dell’oratorio di Santa Brigida in Val Brembana (nella località omonima, si presume), Gaspani scrive:
"Il lato meridionale dell’altare riporta un’iscrizione incisa con lettere greche, ma possibilmente anche mesogotiche (l’interpretazione è tutt’altro che agevole considerato lo stato di conservazione) non ancora decifrata con sicurezza, mentre la sorpresa è stata il rinvenimento nell’Agosto del 1998 della presenza sul lato settentrionale di una serie di incisioni graffite nell’intonaco e rappresentanti una configurazione di 7 stelle accompagnate da alcune iscrizioni latine, alcuni simboli raggruppati a forma di <<S>>, una figura antropomorfa e più in basso da un graffito pisciforme la cui forma è simile alla lettera greca Gamma oppure all’antico simbolo cristiano del pesce, posto però in posizione verticale, leggermente inclinata a sinistra.
E’ stato facile riconoscere che i graffiti riproducono una vera e propria mappa del cielo, tracciata da qualcuno che sapeva leggere e scrivere, che aveva accesso all’altare, cioè al luogo più sacro della chiesa, e che aveva familiarità con il cielo stellato.
La configurazione delle 7 stelle è tale da corrispondere perfettamente alle tre stelle del timone dell’Orsa Maggiore (Alioth, Mizar e Alkaid), più Arcturus posto sul loro prolungamento e Segihus poco discosta.
A sinistra delle tre stelle dell’Orsa Maggiore troviamo Cor Carolis appartenente alla costellazione di Canes Venatici e più oltre Debebola (Beta Leonis) immersa nella bocciardatura operata durante il XIX secolo al fine di far aderire il gesso alla copertura.
Le stelle sono state riprodotte come forse avrebbero potuto essere state osservate attraverso una monofora posta in alto sul lato settentrionale dell’abside, ora scomparsa a causa degli interventi edilizi operati nei secoli successivi quando venne costruita la cappella mortuaria che attualmente occupa il settore nord – est della chiesa.
L’iscrizione che si compone di quattro righe è molto deteriorata, ma elaborando al computer, mediante tecniche di pattern recognition basate su reti neuronali artificiali, le fotografie eseguite in loco, è stato possibile almeno una parziale lettura.
Una parte del testo, facente parte delle due righe centrali dell’iscrizione e posta in prossimità delle tre stelle del timone dell’Orsa Maggiore recita:
Pars Septhemtrionalis.
Per ora non è stato possibile altro a causa del cattivo stato di conservazione.
La mappa celeste graffita sull’altare solleva non pochi interrogativi: non sappiamo quando fu disegnata, da chi e soprattutto per quale motivo e perché proprio su ciò che di più sacro esiste in una chiesa: l’altare".
Da: A. Gaspani, Astronomia e geometria nelle antiche chiese alpine, Priuli & Verlucca, editori, Aosta, 1999, pp.52-53.
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Sperando che la faccenda non sia risultata troppo noiosa, vi saluto.
Ciao.

 
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