Simbolismo religioso e architettura civile, Quali connessioni?

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view post Posted on 1/4/2007, 17:09
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Angelo

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Ciao a tutti!

Il mio computer sta lievemente meglio ( ho fatto ben due checkdisk di recupero del sistema: se va di nuovo in crash ... formatto! :rolleyes: ) e posso dedicarmi di più ai forum!


Apro questa nuova discussione che é l'ampliamento di un tema già affrontato nel topic sulle Torri di Facciata:
http://medioevo.forumfree.net/?t=11902151&p=140734206


Per la verità il mio riferimento andava principalmente agli edifici sacri, anche perché trovarne di civili superstiti risalenti a periodi precedenti il XI-XII sec. non mi pare sia cosa frequente.
Al di là di questo, tuttavia, credo che quanto tu citi apra un discorso complesso, che riguarda il senso stesso del costruire. Per esempio, una certa diffusione dell'iconografia medievale - verosimilmente legata al simbolismo stesso delle architetture - si trova anche su edifici come palazzi comunali e pure, in parte, su costruzioni private.
Non mi pare che tali temi siano stati mai studiati specificamente, anche se, parlandone in generale. M. Eliade ha scritto un interessante saggio sui "riti del costruire".


In effetti, é un tema affascinante: quanto il simbolismo religioso ha influenzato l'architettura civile? E quanto consapevolmente? In altri termini: quanto ha influito l'imitazione? E quanto invece era pienamente compreso e condiviso?


Non saprei dire se e/o quanto si possa parlare di simbolismo religioso che ha influenzato l'architettura civile.
Pur ammettendo che chiese, palazzi comunali, ecc.. siano stati costruiti quando una certa mentalità era diffusa e per questo era espressa sia in edifici religiosi che civili, credo proprio che il senso del simbolismo stia nelle ragioni "mistiche" del costruire.
Tanto per dare un'idea, diversi palazzi comunali riportano iscrizioni di fondazione con tanto di dedica a vari santi.
Mi scuso poi per la sorta di autocitazione, ma mi pare che questi esempi siano coerenti a quanto si va dicendo:
http://spazioinwind.libero.it/iconografia/PalazzoGuelfi.htm
qui poi è il caso di un edificio civile che non saprei dire se pubblico o meno:
http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Ripatransone.htm


Sono d'accordo con te: il simbolismo era insito nel costruire stesso ... la sacralità del gesto di costruire una casa aveva davvero una spiritualità fortissima, già in epoche remote peraltro!
Direi che, per questi motivi, il simbolismo religioso tendesse "naturalmente" a sconfinare su edifici civili ... mi hai fatto venire in mente altre osservazioni: domani trovo un po' di materiale ed apro una nuova discussione sull'argomento!


Alla logica del costruire, dedica uno dei suoi capitoli più interessanti Angiola Maria Romanini, una delle più importanti studiose dell'arte medievale dell'ultimo ventennio.
Come sappiamo, la storia, in generale, è nemica delle semplificazioni. I partecipanti a questo forum. sanno bene come la mentalità medievale, ammettendo l'ambiguità del termine, fosse "compendiaria", come la definisco di solito io; non solo l'abusato "le cose significano loro stesse e qualcos'altro", utilizzato in termini esegetico-filosofici-artistici ma anche, il gusto, il piacere, l'ambizione, l'attitudine (in una sola parola la mentalità) alla "summa", ovvero al concepire ogni creazione non come slegata ed individuale (in un certo qual modo "artistica" nel senso contemporaneo) ma come rappresentativa e coerente: con l'ambiente, con gli scopi, con le credenze, per dirla in breve con ciò che la precedeva e ciò che la seguiva.
Questo lungo preambolo per sottolineare quanto nel guardare correttamente la storia che c'interessa sia necessario un "cut-off" mentale che impedisca di proiettare all'indietro la nostra realtà. Ciò che interessa ai fini del discorso che stavate facendo è capire che esiste una "filosofia del costruire" ed ovviamente identificare quale questa sia. Gli elementi importanti di una costruzione sono 3 (ammesso che sia ex-novo e in un ambiente agibile, altrimenti 4 considerando le pre-esistenze o gli ostacoli): il committente, la destinazione ed il cantiere, o come sottolinea la Romanini, "i cantieri". Questi sono i 3 "soggetti" con il quale l'architetto (ma anche il pittore e lo scultore) si trovano a dialogare, ai quali rispondono del loro lavoro.
Penso che un esempio calzante in questo sia la Cattedrale di Modena, che tutti conoscono. E' anche una delle poche "firmate" nel senso che ne conosciamo "il mirabile artefice" ovvero Lanfranco. Ora se applichiamo lo schema precedente, ci sono chiare molte delle scelte compiute nella sua realizzazione, tenendo conto che l'apparato iconologico era il primo ad essere progettato e sottoposto alla committenza, che in questo caso è rappresentata dalla città di Modena (possiamo dire che il romanico deve moltissimo alle committenze "cittadine"). La città era stata poco tempo prima "scismatica" e la nuova sede vescovile era pensata nell'ambito di una politica di "rientro" nelle grazie romane. Lanfranco era certamente un progettista quotato e capace di dialogare con la dinamica dei "cantieri" che in quegli anni, sulla scia di quanto accadeva a Milano e Pavia, stavano sperimentando le coperture voltate a crociera, i pilastri a ritmo alternato con il matroneo in funzione statico-decorativa e il tentativo di "salire in altezza" (anche per risolvere il problema dell'illuminazione). A Modena però, applicò consapevolmente una scelta conservativa, in linea evidentemente con le volontà della committenza, scegliendo la meno "ardita" copertura a capriate lignee, recependo invece il matroneo e la scansione alternata dei pilastri, cogliendone però semplicemente il lato "estetico", magistralmente innovato con la corrispondenza "esterno-interno" che a sua volta "farà scuola".
Quindi l'edificio nasce e cresce all'interno di queste dialettica, con scelte ovviamente di volta in volta differenti anche a riguardo delle diverse costruzioni e della loro "individualità". Per fare un ulteriore esempio era praticamente scontato, ad un certo periodo, che le costruzioni benedettine mostrassero la loro committenza recependo gli "schemi desideriani" ovvero ricalcando il modello della grande ricostruzione dell'abbazia di Montecassino voluta da Desiderio nell'XI sec. Dalle mie parti ho l'Abbazia di S.Liberatore alla Maiella, che ne era quasi una copia in scala. Le situazioni locali potevano poi fare la differenza. A San Liberatore per esempio si optò per dei lapicidi locali, il che fece sì (data la funzione "normativa" che l'Abbazia tendette ad avere nel territorio) che la tradizione autonoma dei portali abruzzese continuasse per tutto il secolo (ed anche per il seguente) con ottimi risultati, cosa che non avvenne per la decorazione pittorica, che alla Maiella (ed in tutto il resto d'Abruzzo con scarse eccezioni) seguì l'influsso campano e benedettino in particolare.
Tutti questi fattori, con gradazioni diverse da caso a caso, vanno sempre considerati a mio parere, nelle costruzioni medievali, siano esse di carattere sacro che di carattere più profano: la logica non cambia, può cambiare semmai il simbolismo, l'allegorismo meno accentuato o forse solo espresso in maniera differente, dei vari palazzi comunali, dei castelli, delle stesse residenze.


Detto questo, apro questo topic con una considerazione: quante volte noi appassionati di medioevo abbiamo visto temi tipici delle chiese riportati su case di civile abitazione?
Si tratta solo di un fenomeno di imitazione "del sacro" unidirezionale? O viceversa abbiamo avuto anche delle contaminazioni in senso inverso, con simbolismi legati a superstizioni, tradizioni pagane o più semplicemente al "simbolismo magico della casa" che sono migrati nell'iconografia degli edifici sacri?

Faccio alcuni esempi di quello che si poteva trovare sia sulle facciate delle chiese che sui muri delle case medievali: croci, monogrammi IHS, simboli di fertilità (mammelle e figure "priapee") oppure volti apotropaici (che evocano in qualche modo i gargoil delle cattedrali gotiche ma anche le maschere dell'iconografia romanica), eccovi alcuni esempi ...
http://www.comune.sambuca.pt.it/cultura/pietra.htm


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image image



Il fatto che il simbolismo religioso sia in qualche modo derivato da un preesistente simbolismo legato alla sacralità della casa, sembrerebbe emergere da quanto riportato dal Guenon nel suo "Simboli della Scienza Sacra" a proposito degli "Arkan"

http://www.gianfrancobertagni.it/materiali...uenon/arkan.htm

La raffigurazione dei cinque arkân appare ancor più chiaramente nell’altra forma del gammadion (fig. 16), in cui quattro squadre, che formano gli angoli (arkân nel senso letterale della parola) di un quadrato, circondano una croce tracciata al centro di questo; i vertici delle squadre sono volti allora verso l’esterno, invece di esserlo verso il centro come nel caso precedente.6 Si può considerare qui la figura tutt’intera come la proiezione orizzontale di un edificio sul suo piano di base: le quattro squadre corrispondono allora alle pietre di base dei quattro angoli (che devono essere infatti tagliate "a squadra"), e la croce alla "pietra angolare" del vertice, che, per quanto non sia sullo stesso piano, si proietta al centro della base secondo la direzione dell’asse verticale; e l’assimilazione simbolica di Cristo alla "pietra angolare" giustifica in modo ancora più evidente tale corrispondenza.

image



Infatti, dal punto di vista del simbolismo cristiano, entrambi i gammadia sono considerati allo stesso modo rappresentazioni di Cristo, raffigurato dalla croce, in mezzo ai quattro Evangelisti, raffigurati dalle squadre; l’insieme equivale dunque alla ben nota raffigurazione di Cristo stesso in mezzo ai quattro animali della visione di Ezechiele e dell’Apocalisse,7 che sono i più comuni simboli degli Evangelisti.8 L’assimilazione di questi ultimi alle pietre di base dei quattro angoli non è del resto assolutamente in contraddizione con il fatto che, d’altra parte, san Pietro sia espressamente designato come "pietra di fondamento" della Chiesa; si deve solo vedervi l’espressione di due punti di vista diversi, uno dei quali si riferisce alla dottrina e l’altro alla costituzione della Chiesa; e non si può certo contestare che i Vangeli siano veramente i fondamenti della dottrina cristiana.

http://www.gianfrancobertagni.it/materiali...n/pietraang.htm

L'ideogramma degli arkan (o del gammadion) come rappresentazione (vista dall'alto) di una casa ma anche come metafora della chiesa (con Cristo come chiave di volta del tetto ed i quattro evangelisti a fare da pietre cantonali (d'angolo) a sostegno statico dell'intera costruzione.

Ma allora edifici "a cantonali" come questi qui sotto sono nati ad imitazione di antiche chiese? Oppure questo tipo di architettura (che, se vista in pianta coincide perfettamente con il simbolo indicato più sopra) é stato "ritematizzato" dal simbolismo cristiano?
Oppure ancora, ci troviamo davanti ad simbolismo "del costruire" più antico, che é riuscito a sopravvire a tutto, lasciando un'eco sia nell'architettura religiosa medievale che nella più tarda massoneria?

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Mi scuso se sono stato poco chiaro: mi rendo conto che sia un argomento non proprio semplice da spiegare! Nel caso ... ditemi! :P
 
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view post Posted on 2/4/2007, 08:12

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Salve.
Sinceramente, non me la sentirei di indicare derivazioni del simbolismo architettonico da edifici religiosi ad edifici civili.
Piuttosto, mi parrebbe che sia le costruzioni religiose che quelle civili partecipino di uno stesso simbolismo di base il quale, almeno se ricordo bene quanto scriveva Eliade, si riferisce all'idea di base della Creazione.
Non vorrei poi fare una delle solite autocitazioni, ma mi era venuto in mente di aggiornare il mio sito proprio con una pagina dedicata a questo tema. Appena sarà possibile, tenterò di farlo.
Ciao.
 
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view post Posted on 2/4/2007, 18:49
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Angelo

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QUOTE (FlaviusStilicho @ 2/4/2007, 09:12)
Piuttosto, mi parrebbe che sia le costruzioni religiose che quelle civili partecipino di uno stesso simbolismo di base il quale, almeno se ricordo bene quanto scriveva Eliade, si riferisce all'idea di base della Creazione.

Beh ... senza dubbio! Della Creazione ma anche come simbolo "del Creato", cioé come rappresentazione dell'Universo: il tetto come Cielo, il cilmine del tetto (correggimi se sbaglio) come asse del mondo e le quattro pareti come metafora della Terra e dei suoi quattro punti cardinali!

QUOTE
Non vorrei poi fare una delle solite autocitazioni, ma mi era venuto in mente di aggiornare il mio sito proprio con una pagina dedicata a questo tema. Appena sarà possibile, tenterò di farlo.

Auto-citati pure quando vuoi ... sarà un ottimo modo per approfondire questa discussione!! :)
 
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view post Posted on 3/4/2007, 11:26

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CITAZIONE
Della Creazione ma anche come simbolo "del Creato", cioé come rappresentazione dell'Universo: il tetto come Cielo, il cilmine del tetto (correggimi se sbaglio) come asse del mondo e le quattro pareti come metafora della Terra e dei suoi quattro punti cardinali!

Certo, mi riferivo esattamente a questo: intendevo infatti "opera di Creazione" proprio nel suo riferimento universale.
Ulteriormente interessante potrebbe essere allora anche considerare il perché veniva attribuito all'opera realizzata un significato universale.
CITAZIONE
sarà un ottimo modo per approfondire questa discussione

Ok. Ci provo.
Ciao.
 
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view post Posted on 3/4/2007, 18:11

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Salve.
Sperando allora di contribuire alla presente discussione, comunico che il mio sito http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Paginainiz.htm
è stato nuovamente aggiornato dopo parecchio tempo durante il quale non mi era stato possibile farlo.
Come avevo indicato, la pagina inserita
http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Cantiano.htm
riguarda proprio un esempio di simboli posti su un'abitazione medievale a carattere civile; l'argomento quindi è attinente a quello trattato in questa discussione.
Come poi noterà chi avrà tempo e voglia di dare un'occhiata alla paginetta sulla casa di Cantiano (PU), constaterà come il significato dei simboli lì presenti, a mio parere, non sia affatto chiaro.
Per cui, eventuali suggerimenti e/o commenti e/o correzioni di ogni tipo sono senz'altro benvenuti.
Ciao.
 
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view post Posted on 3/4/2007, 18:58
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Angelo

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QUOTE (FlaviusStilicho @ 3/4/2007, 12:26)
Per cui, eventuali suggerimenti e/o commenti e/o correzioni di ogni tipo sono senz'altro benvenuti.

Grazie!! Domani ti rispondo con più calma! :P
 
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view post Posted on 4/4/2007, 18:57
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Angelo

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QUOTE (FlaviusStilicho @ 3/4/2007, 12:26)
Ulteriormente interessante potrebbe essere allora anche considerare il perché veniva attribuito all'opera realizzata un significato universale.

Sì ... in effetti al giorno d'oggi non é poi così evidente!
Credo si possa ipotizzare che la CASA, come rappresentazione del mondo, sia (ovunque ed in tutte le epoche) stata considerata come una specie di "preghiera di pietra": un modo per rappresentare (e quindi lodare) le meraviglie del creato e nel frattempo per sacralizzare (e quindi invocare la protezione divina) le mura in cui si dimorava.
Come a dire "questa é la casa del Dio, io l'ho creata come lui ha creato il mondo: ed insieme a Lui la difenderò, perché é un inno alla sua gloria"
Casa, ma anche tempio! :P

QUOTE
Come poi noterà chi avrà tempo e voglia di dare un'occhiata alla paginetta sulla casa di Cantiano (PU), constaterà come il significato dei simboli lì presenti, a mio parere, non sia affatto chiaro. Per cui, eventuali suggerimenti e/o commenti e/o correzioni di ogni tipo sono senz'altro benvenuti.

Eccomi pronto!

QUOTE
Tra una finestra e l’altra si notano cinque piccole mensole in pietra la cui funzione originaria era probabilmente quella di sostenere un’asta in legno alla quale stendere panni stesi.

Oltre ai panni, funzione forse meno "quotidiana" ma sicuramente importante ... per appendarci gli stendardi della famiglia, in occasione di festività e cerimonie particolari!
Per lo stesso scopo, venivano usate le cosiddette "cicogne": dei ferri dalle forme più disparate (ma soprattutto teste di uccelli, serpenti o gigli) che troviamo spessissimo ai lati delle finestre su edifici medievali (dei nobili ovviamente...)

QUOTE
Partendo da sinistra, i primi due supporti mostrano ciascuna una "rosetta a sei petali" inserita in un cerchio: la terzo porta l’immagine della luna crescente con due stelle, il quarto un’altra rosetta, mentre il quinto, all’estrema destra, è ormai troppo rovinato per potervi identificare qualsiasi segno inciso.

Riguardo alle rosette, trovo alquanto interessante il fatto che non siano tutte uguali: una é inscitta in un cerchio, un'altra in due cerchi (ma dalla foto più che una rosetta mi sembra un asterisco a sei braccia) mentre la terza sembrerebbe racchiusa in un esagono fatto di "petali" come quelli della rosetta stessa (se non sono stato chiaro ditemelo! :rolleyes: )

QUOTE
Tornando quindi ai piccoli simboli di Cantiano, sembrerebbe di intravedervi, oltre al citato significato apotropaico, anche l’idea di proporre un’interpretazione "mistica" delle quattro finestre alludendo ad esse quali "porte" di un ciclo cosmico; dal momento poi che vi compare l’immagine della luna con le stelle si sarebbe portati a pensare che si tratti del ciclo giornaliero e che la suddetta immagine si riferisca alla mezzanotte.

Sono sostanzialmente d'accordo ... anche se voglio fare come sempre l'avvocato del diavolo! :D Il crescente con le due stelle non potrebbe per caso essere il blasone della famiglia proprietaria della casa? Il fatto che le mensole sorreggessero proprio gli stendardi parrebbe confermarlo! :) Oltretutto la falce di luna sormontata da stelle era uno stemma molto diffuso ...
A parte questo, la tua teoria mi pare piuttosto convincente: anche il fatto che la mensola con luna e stelle si trovi al centro della rappresentazione parrebbe sottolinearlo. Le rosette a rappresentare per esempio i 4 cardini dell'anno, solstizi ed equinozi (... ipotizzando che la mensola mancante ospitasse una quarta rosetta) e la luna con le stelle a simboleggiare il "movimento del cielo" vale a dire l'anno stesso!
 
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view post Posted on 4/4/2007, 20:02

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CITAZIONE
sacralizzare (e quindi invocare la protezione divina) le mura in cui si dimorava.

Sì, credo anch'io si tratti di questo. Anche la casa, come luogo ove vivevano gli uomini, era posta sotto la protezione di Dio, per cui il simbolismo "universale" contribuiva a richiamarne la presenza.
CITAZIONE
Riguardo alle rosette, trovo alquanto interessante il fatto che non siano tutte uguali: una é inscitta in un cerchio, un'altra in due cerchi (ma dalla foto più che una rosetta mi sembra un asterisco a sei braccia) mentre la terza sembrerebbe racchiusa in un esagono fatto di "petali" come quelli della rosetta stessa (se non sono stato chiaro ditemelo!

Trovo anch'io questa cosa particolarmente interessante e, tra l'altro, mi sembra che la cosa potrebbe contribuire ad apportare nuovi elementi alla discussione sulla rosetta a sei petali.
Per altro, a mio parere, andrebbe tenuto conto che si trattava di cinque mensole e quindi (forse) di cinque simboli.
Mi piacerebbe allora sapere con quali riferimenti si sia diviso un ciclo cosmico (quale poi?) in cinque parti.
CITAZIONE
Il crescente con le due stelle non potrebbe per caso essere il blasone della famiglia proprietaria della casa? Il fatto che le mensole sorreggessero proprio gli stendardi parrebbe confermarlo! Oltretutto la falce di luna sormontata da stelle era uno stemma molto diffuso ...

Direi che, anche se vi fosse una componente araldica, essa non escluderebbe un simbolismo del genere del quale si è accennato. Anzi, come sai bene, di sovente gli elementi araldici più antichi si trovano spesso inseriti ed adattati in simbolismi complessi di vario genere.
Es.:http://medioevo.forumfree.net/?t=7767627&st=0
CITAZIONE
Le rosette a rappresentare per esempio i 4 cardini dell'anno, solstizi ed equinozi (... ipotizzando che la mensola mancante ospitasse una quarta rosetta) e la luna con le stelle a simboleggiare il "movimento del cielo" vale a dire l'anno stesso!

A mio parere, la cosa più probabile è che si sia preso in esame il ciclo giornaliero e che la luna e le stelle rappresentino la mezzanotte. Tuttavia, le stelle a sei punte sono "solari" e, dal punto di vista del ciclo annuale, dovrebbero essere "solstiziali". Le rosette equinoziali solitamente riportano il numero otto.
Quindi sono un po' perplesso.
Ciao.
 
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view post Posted on 6/4/2007, 18:41
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Angelo

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QUOTE (FlaviusStilicho @ 4/4/2007, 21:02)
Trovo anch'io questa cosa particolarmente interessante e, tra l'altro, mi sembra che la cosa potrebbe contribuire ad apportare nuovi elementi alla discussione sulla rosetta a sei petali.

Giusto ... provvederò ad integrare la discussione (che tra l'altro devo sempre finire di rimettere on-line! :rolleyes: ) dopo aver affrontato la cosa qui!
A tal proposito: come interpreteresto le tre diverse rosette individuate in questo contesto? L'interpretazione "generale" l'hai già ipotizzata ma ... nel dettaglio, qual'é il motivo delle piccole differenze iconografiche tra una rosetta e l'altra?

QUOTE
Per altro, a mio parere, andrebbe tenuto conto che si trattava di cinque mensole e quindi (forse) di cinque simboli.

Molto probabile ... ed il "quinto" ormai perduto simbolo parrebbe essere ancora una volta (visto il resto della sequenza) un fiore a sei petali (ma su queste cose ... non c'é certezza! :P )

QUOTE
Mi piacerebbe allora sapere con quali riferimenti si sia diviso un ciclo cosmico (quale poi?) in cinque parti.

Per un discorso di simmetria, io direi che verrebbe diviso in quattro parti: la mensola centrale io l'estrapolerei dal ciclo e la condidererei come una specie di "summa" riassuntiva del ciclo stesso ....
Se le cose stessero così ... mi pare che tutto sarebbe più spiegabile! :rolleyes:

QUOTE
Direi che, anche se vi fosse una componente araldica, essa non escluderebbe un simbolismo del genere del quale si è accennato. Anzi, come sai bene, di sovente gli elementi araldici più antichi si trovano spesso inseriti ed adattati in simbolismi complessi di vario genere.

Hai ragione ... le due cose non si escludono! ^_^

QUOTE
A mio parere, la cosa più probabile è che si sia preso in esame il ciclo giornaliero e che la luna e le stelle rappresentino la mezzanotte. Tuttavia, le stelle a sei punte sono "solari" e, dal punto di vista del ciclo annuale, dovrebbero essere "solstiziali". Le rosette equinoziali solitamente riportano il numero otto.Quindi sono un po' perplesso.

Allora le quattro rosette rappresenterebbero quattro fasi del giorno? Alba, tramonto, mezzogiorno ... e poi?
 
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view post Posted on 6/4/2007, 19:51

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tal proposito: come interpreteresto le tre diverse rosette individuate in questo contesto? L'interpretazione "generale" l'hai già ipotizzata ma ... nel dettaglio, qual'é il motivo delle piccole differenze iconografiche tra una rosetta e l'altra?

Già, anche questa mi pare una domanda interessante.
Mi limito a segnalare che la prima rosetta ha i suoi raggi determinati dall'incrocio di sei segmenti circolari inseriti in una circonferenza.
La seconda, quella piccola, parrebbe invece costituita dall'incrocio di tre (sei) semplici segmenti, mentre la circonferenza è doppia.
La quarta poi, dopo la luna con due stelle, dovrebbe essere formata dall'incrocio di dodici segmenti circolari inseriti in una circonferenza.
Almeno in teoria ed escludendo usi poco consapevoli del simbolismo, nessuna di queste caratteristiche dovrebbe essere casuale nella formazione di un simbolo.
Per altro, la tua domanda mi ricorda il fatto che, nella discussione sulla rosetta a sei petali, mi pare che si sia trattato non troppo delle motivazioni teoriche delle varie forme delle rosette. Le quali motivazioni, in effetti, non credo siano semplici da identificare.
CITAZIONE
Molto probabile ... ed il "quinto" ormai perduto simbolo parrebbe essere ancora una volta (visto il resto della sequenza) un fiore a sei petali (ma su queste cose ... non c'é certezza!

Effettivamente, nel caso di Campiano, l'interpretazione è resa ulteriormente difficile dal fatto che non si conosce cosa si trovava nell'ultima mensola.
Come spesso succede, mi verrebbe voglia di tornare sul posto a verificare la situazione, ma, perlomeno al momento, la cosa non è davvero possibile.
CITAZIONE
Per un discorso di simmetria, io direi che verrebbe diviso in quattro parti: la mensola centrale io l'estrapolerei dal ciclo e la condidererei come una specie di "summa" riassuntiva del ciclo stesso ....
Se le cose stessero così ... mi pare che tutto sarebbe più spiegabile!

Sì, però, nel caso, la mensola centrale sarebbe quella con la luna e le stelle. Come considereresti una cosa del genere?
CITAZIONE
Allora le quattro rosette rappresenterebbero quattro fasi del giorno? Alba, tramonto, mezzogiorno ... e poi?

Stavo pensando che, se si vuole, i simboli sulle mensole potrebbero non identificare precisamente le singole finestre, in quanto essi si trovano in effetti, tra una finestra e l'altra; i simboli - comprendendo quello non più visibile, ma forse un tempo esistente - sarebbero poi cinque, mentre le finestre sono quattro.
Non ho ancora le idee chiare, ma mi viene il sospetto che il tutto si giochi su questo genere di logica.
Ciao.

 
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view post Posted on 7/4/2007, 16:57
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QUOTE (FlaviusStilicho @ 6/4/2007, 20:51)
Mi limito a segnalare che la prima rosetta ha i suoi raggi determinati dall'incrocio di sei segmenti circolari inseriti in una circonferenza.
La seconda, quella piccola, parrebbe invece costituita dall'incrocio di tre (sei) semplici segmenti, mentre la circonferenza è doppia.
La quarta poi, dopo la luna con due stelle, dovrebbe essere formata dall'incrocio di dodici segmenti circolari inseriti in una circonferenza.
Almeno in teoria ed escludendo usi poco consapevoli del simbolismo, nessuna di queste caratteristiche dovrebbe essere casuale nella formazione di un simbolo.

Già ... ma quale può essere il significato? Francamente non riesco a spiegarmelo ... :wacko:

QUOTE
Per altro, la tua domanda mi ricorda il fatto che, nella discussione sulla rosetta a sei petali, mi pare che si sia trattato non troppo delle motivazioni teoriche delle varie forme delle rosette. Le quali motivazioni, in effetti, non credo siano semplici da identificare.

Apro un collegamento anche in quella discussione:
http://medioevo.forumfree.net/?t=8197673

Direi che in questo topic ci si potrebbe soffermare sull'analisi di questo limitato contesto (Cantiano) mentre di là si potrebbe tentare di "catalogare" (difficile cercare una spiegazione...) i vari tipi di rosette!

QUOTE
Sì, però, nel caso, la mensola centrale sarebbe quella con la luna e le stelle. Come considereresti una cosa del genere?

Difficile dire ... potrebbe rappresentare "la restante parte della giornata", cioé appunto la notte (se vogliamo intendere le rosette come simboli solari e quindi diurni) ...
... oppure (ma questo é in contraddizione con quanto detto finora) potrebbe "correggere il tiro" sull'interpretazione del contesto: luna e stelle per evidenziare che non di un contesto diurno si tratta, ma bensì di uno notturno. In tal, caso (ma ripeto, l'ho buttata lì! :P ) le quattro rosette ... potrebbero forse simboleggiare le quattro fasi della luna? :rolleyes:

QUOTE
Stavo pensando che, se si vuole, i simboli sulle mensole potrebbero non identificare precisamente le singole finestre, in quanto essi si trovano in effetti, tra una finestra e l'altra; i simboli - comprendendo quello non più visibile, ma forse un tempo esistente - sarebbero poi cinque, mentre le finestre sono quattro.

Sembra anche a me ... non dobbiamo considerare le finestre in sè ma forse, diciamo ... il "passaggio" (il tempo??) che intercorre tra esse! Il problema, é che a parte questo non mi viene in mente nulla di meglio!! ^_^
 
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view post Posted on 7/4/2007, 19:33

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Direi che in questo topic ci si potrebbe soffermare sull'analisi di questo limitato contesto (Cantiano) mentre di là si potrebbe tentare di "catalogare" (difficile cercare una spiegazione...) i vari tipi di rosette!

Parlando di simboli, direi che l'idea di "catalogazione" forse potrebbe essere sostituita da quella di "spiegazione".
Per esempio, il fatto che si sia ricorso a sei segmenti circolari invece che a dodici, potrebbe avere a che fare con il fatto che si intende riferirsi ad un ciclo composto da sei parti piuttosto che da dodici. Tenere presente che, con dodici cerchi, tanto per dire, sono rappresentati solitamente i segni zodiacali.
A proposito della "formazione" delle rosette, mi piacerebbe anche prendere l'esempio di alcuni semplici affreschi che si trovano nelle volte della cripta di San Donnino a Fidenza.
Purtroppo non li ho trovati nel sito di Tessera e, per quel che ricordo, le mie foto non sono un gran ché. Semmai, eventualmente, potrei metterle in linea comunque appena posso.
CITAZIONE
potrebbero forse simboleggiare le quattro fasi della luna?

Le fasi della luna sono solitamente rappresentate con altra iconografia, per cui non credo si tratti di qualcosa del genere.
CITAZIONE
Sembra anche a me ... non dobbiamo considerare le finestre in sè ma forse, diciamo ... il "passaggio" (il tempo??) che intercorre tra esse! Il problema, é che a parte questo non mi viene in mente nulla di meglio!!

Il fatto è che anch'io vago nel buio abbastanza fitto! :wacko:
Ciao e buona Pasqua.
 
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view post Posted on 8/4/2007, 10:40
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QUOTE (FlaviusStilicho @ 7/4/2007, 20:33)
Per esempio, il fatto che si sia ricorso a sei segmenti circolari invece che a dodici, potrebbe avere a che fare con il fatto che si intende riferirsi ad un ciclo composto da sei parti piuttosto che da dodici. Tenere presente che, con dodici cerchi, tanto per dire, sono rappresentati solitamente i segni zodiacali.

Ma allora, rimanendo sempre sull'esempio di Cantiano, avremmo in un caso un ciclo da sei ed in un altro da dodici? Questo é coerente con la divisione delle ore notturne e diurne? O forse verrebbe spiegato meglio con il ciclo annuale? :wacko:
A proposito, riguardando una delle rosette di Cantiano: siamo sicuri che sia davvero un fiore a sei petali e non un semplice asterisco? A guardarlo meglio ... :rolleyes:

QUOTE
A proposito della "formazione" delle rosette, mi piacerebbe anche prendere l'esempio di alcuni semplici affreschi che si trovano nelle volte della cripta di San Donnino a Fidenza.
Purtroppo non li ho trovati nel sito di Tessera e, per quel che ricordo, le mie foto non sono un gran ché. Semmai, eventualmente, potrei metterle in linea comunque appena posso.

Visto che sono disegni molto semplici .. al limite, se ne hai la possibilità ... andrebbe bene anche un semplice schizzo a matita! :)

QUOTE
Ciao e buona Pasqua.

Grazie Carlo!! Anche a te ed a tutti gli altri utenti del forum!! :D
 
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view post Posted on 8/4/2007, 13:49

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CITAZIONE
proposito, riguardando una delle rosette di Cantiano: siamo sicuri che sia davvero un fiore a sei petali e non un semplice asterisco? A guardarlo meglio ...

Sì, penso anch'io si tratti di un semplice asterisco. Il significato, almeno a giudicare da quanto scrive T. Burckhardt, )"Arte sacra tra Oriente e Occidente) dovrebbe essere comunque simile.
Mi chiedo piuttosto se ho posizionato nel giusto ordine le foto, anche se, francamente, non mi sembra proprio di aver sbagliato.
Sto poi provando a fare l'upload nel sito di Tessera, ma la cosa non mi riesce.
Mi riferivo a cose come questa:
image
o questa:
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o questa:
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Ciao.
 
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view post Posted on 8/4/2007, 19:01
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QUOTE (FlaviusStilicho @ 8/4/2007, 14:49)
Mi riferivo a cose come questa:

Veramente molto belli questi affreschi! Sono quelli di Fidenza o sono altri ancora?
Mi ricordano, come simbolismo, l'iconografia della chiesa di Montsaunes (vedere topic omonimo...): credi sia oppurtuno parlarne in questa discussione, o é meglio proseguire nel topic sul Fiore a sei petali? :)
 
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