CITAZIONE
Se proponiamo però una lettura cosmologica delle storie di Moscufo (anzi, se proponete, perché io purtroppo non sono in grado ) dovremmo sforzarci di trovare, prima di tutto, di metterne in evidenza le rispondenze nel "testo",
In realtà, per quel che ne so, esistono testi medievali che mettono in relazione episodi biblici con accadimenti, diciamo così, astronomico - calendariale.
Tuttavia, da questo punto di vista (e sempre per quel che ne so io, naturalmente), non credo che per individuare riferimenti cosmologici in programmi scultorei sia necessario trovare stretti riferimenti nei testi scritti.
Con questo non intendo dire che se si cercano non si trovano, ma semplicemente che tali riferimenti sono spesso incrociati, elaborati e, insomma, usati dagli artefici secondo quella che era la loro necessità e la loro fantasia.
A questo proposito, in linea generale, mi viene in mente di indicare il capitolo dedicato all'arte cristiana di T. Burckhardt, in "Arte sacra in Oriente ed Occidente".
Il libro è breve, anche se scritto in modo abbastanza "tosto". Credo comunque si trovi in edizioni assai convenienti dal punto di vista del prezzo.
Venendo poi a Moscufo, un tentativo di una lettura cosmologica potrebbe iniziare da David (o è Sansone, non mi ricordo più) che uccide il leone (solleone), passare per David che tiene per il collo l'orso (animale legato al tema dell'autunno- inverno, mi pare). Quindi, sperando che la successione sia corretta, mi sembra si possa arrivare a S. Giorgio che uccide il drago ;il drago, di per sé, rimanda a quello dell'Apocalisse e quindi, della "Fine dei tempi" e "del Tempo", ma anche dell'anno inteso come anno cosmico (in realtà esistono riferimenti precisi nel Vangelo e nella Bibbia per questi concetti - mi scuso quindi se questi dati, esposti così confusamente, possono lasciare perplessi). Non vado oltre sul drago e S. Giorgio e mi limito a segnalare come, a questo punto, le scene di Giona ingoiato dal pesce eppoi risputato fuori "
a crogiolarsi nel sole" siano in successione coerente con quanto appena esposto.
Dopodiché penso ci si possa chiedere: che senso ha un discorso come quello che ho appena fatto e che ho il dubbio che appaia anche un tantino delirante?
Nel caso, direi che il senso si può ritrovare nella necessità di spiegare cose come l'esistenza due scene che, in termini morali, dovrebbero avere all'incirca lo stesso significato come quelle di Sansone e David, nonché il senso di mostrare l'immagine di un santo - come San Giorgio - inserita in un contesto di episodi biblici.
Non vorrei poi fare uno sfondone, ma credo anche che il disco che si trova sul pesce (sempre che non abbia spiegazioni più precise) abbia relazione con questo modo di concepire l'arte.
A tutto questo si può anche aggiungere che, tutto sommato, non mi pare che le immagini scolpite di Moscufo cerchino particolarmente di esaltare significati come quelli appena esposti; tali significati piuttosto, sono più evidenti in programmi iconografici più stilizzati e "simbolici" (come quelli che, talvolta, si trovano nei capitelli, ad esempio).
Spero infine di non aver "scandalizzato" nessuno esponendo un'intepretazione cosmologica che richiede un sacco di parole per spiegare cose che, in fondo, sono semplici. Per altro, discutendo di arte medievale, forse, prima o poi, era inevitabile affrontare tali temi.
Ciao.