Iconografie accostate di Sansone e Giona: quale interpretazione?, Avete visto degli esempi di rappresentazioni come queste, messe vicine

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 14/6/2008, 12:15
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


Rieccomi! :P

CITAZIONE
In effetti volevo pormi un pò nella situazione di "guastafeste" in questo fluire d'interpretazioni astronomiche. Sicuramente voi siete più esperti di me, e sicuramente, come dice Janus, tutte le religioni hanno un'origine cosmologica: ma posso accettare questa affermazione così "razionalista" solo se l'intendiamo in senso molto ampio, ovvero nel senso "compendiario" medievale (con questo termine io sono solito indicare la tendenza del medioevo, opposta a quella settoriale odierna, a considerare tutte le scienze e tutte le visioni come strettamente collegate e correlate tra di loro; per questo ogni cosa doveva "tornare" nel computo generale, e per questo si potevano piegare e riconfigurare anche miti e leggende antiche a nuove interpretazioni elaborate alla luce della rivelazione cristiana, che proprio perché omnicomprensiva, per forza di cose, doveva poter spiegare anche ciò che veniva prima di essa

Perfettamente d'accordo su questo!

CITAZIONE
ma bisogna fare i conti con il fatto che "filologicamente" (è l'ultima volta che uso questo termine, promesso :P ) sono due figure molto differenti, presi da libri differenti, quelli dei Giudici e quelli dei Re (Samuele 1 e 2 e Re 1,2 sono stati spesso accomunati), l'uno di carattere arcaico e maggiormente "mitico" (quindi più adatto a riflettere simbolismi universali) l'altro che si sforza di essere un'opera storica e come tale era considerata, per quanto il concetto di storia ebraica

Anche su questo, in linea di massima sono d'accordo, ma con due riserve ...

Premesso che la mia é sempre e solo un proposta di interpretazione, nulla di più. Devo dire che da un lato, l'analisi filologica in effetti (faccio un po' di mea culpa :P ) mi viene difficile per limiti miei di conoscenza di miti e tradizioni antiche ... d'altra parte però credo che un'analisi "generale" possa comunque (in alcuni casi) avere un'utilità anche indipendentemente da una (fondamentale comunque in una seconda fase) verifica filologica ...

CITAZIONE
ma ci andrei piano (e penso che valesse anche per chi elaborava i contenuti iconologici, anche se mi rendo conto che non tutto funzionava sempre allo stesso modo) ad attribuire ad una figura come Davide un'origine mitica o simbolica, sarebbe, se mi passate il paragone, come rendere mitica la figura di Alessandro Magno, o per rimanere in ambito mediorientale, quella di Ciro o di Nabucodonosor.

Non hai torto, però io credo che alcune figure storiche "reali", nel contesto antico (e pagano) tendessero (o nell'immaginario dei successori, o per manifesta volontà politica) ad essere identificati con "simboli" eterni e talvolta anche cosmologici. Questo perché il simbolismo é qualcosa di vivo e spontaneo: anche la persona reale diventa cioé talvolta "simbolo" di qualcosa di più alto, e viene associato ad esso ...
In parte la sto sparando un po' grossa, ma in fondo é quello che talvolta con i Santi ed loro culto: vedi la valenza solstiziale delle figure dei due San Giovanni ...

CITAZIONE
Inoltre, in tali mosaici compare anche il labirinto proprio associato al tema dei mesi. Mi pare quindi che gli accenti cosmologici siano abbastanza evidenti (basta pensare ai mesi), anche se direi che l'idea generale espressa - naturalmente con accenti e riferimenti diversi a secondo dei mosaici - sia quella del percorso all'interno del tempio, che simbolicamente, riguarda il senso dello spazio sacro, particolarmente come esso è inteso in senso cristiano.

Esatto, due livelli di lettura paralleli, ma che appartengono alla stessa opera! Un livello cosmologico ed uno più ... "concreto". Come dicevo, abitudine tipica dell'arte medievale!

Scusate la brevità ma .. week end pesante, a conclusione di settimana pesante! :rolleyes:
 
Web  Top
MarcoSupersonic
view post Posted on 14/6/2008, 17:05




CITAZIONE
Non hai torto, però io credo che alcune figure storiche "reali", nel contesto antico (e pagano) tendessero (o nell'immaginario dei successori, o per manifesta volontà politica) ad essere identificati con "simboli" eterni e talvolta anche cosmologici. Questo perché il simbolismo é qualcosa di vivo e spontaneo: anche la persona reale diventa cioé talvolta "simbolo" di qualcosa di più alto, e viene associato ad esso ...
In parte la sto sparando un po' grossa, ma in fondo é quello che talvolta con i Santi ed loro culto: vedi la valenza solstiziale delle figure dei due San Giovanni ...

Vedi allora che è importante l'analisi filol... ehm, insomma quella che avevo promesso di non rinominare ;) Provo a spiegarmi: nel caso dei due San Giovanni esiste tutta una serie di interpretazioni (dalle agiografie alla patristica) ed una ben documentata mitologia classica "affine", entrambe ben adatte a giustificare, in determinati contesti (ad esempio su di un portale) la lettura cosmologica. Ma non penseresti mai ad un significato cosmologico di un San Giovanni vedendolo, che so, in un polittico; così non attribuiresti mai significati cosmologici ad un San Rocco o ad un San Francesco (correggimi se sbaglio) e neanche ad un San Lorenzo o ad una Sant'Agata (per nominare anche santi altomedievali)...cosa che invece faresti per un San Michele, che per caratteristiche, si adatta di più ad assumere certe valenze. Insomma tutto sta ad analizzare se esiste una tradizione ed un contesto che giustifichino l'idea, poi va da sé che la lettura, in mancanza di dati certi, è sempre un'interpretazione; direi che è così per tutte le analisi storico-artistiche.
A riguardo di questo, posso aggiungere che l'interesse per il vostro forum nacque al momento in cui capii (leggendo le vostre discussioni) che quegli accostamenti interpretati spesso come poco più che decorativi o comunque letti semplicisticamente, potevano nascondere significati ben più pregnanti: il che (la figuralità intendo) rappresenta uno delle caratteristiche decisive del medioevo, al punto che chi non intende la figuralità, credo non possa intendere quasi nulla dello spirito (e quindi delle manifestazioni estetiche) di questi secoli.

CITAZIONE
Questo perché il simbolismo é qualcosa di vivo e spontaneo: anche la persona reale diventa cioé talvolta "simbolo" di qualcosa di più alto, e viene associato ad esso ...

Pienamente d'accordo, tuttavia credo che ogni narrazione abbia un certo grado simbolico (a voler essere cavillosi, l'intero universo linguistico afferisce al simbolico); bisogna vedere però a che simbolismi ci si riferisce. Nel concreto non credo che Davide in un contesto "penitenziale" legato alla sua storia come "peccatore punito" sia privo di un forte grado simbolico; semplicemente, in questo caso l'interpretazione della storia è morale-teologica, in quell'altro si va un pò di più nell'astrazione e lo si ricollega a simbolismi "primordiali" (o generici, nel senso che appartengono in generale all'uomo).
Mi sembra comunque che le nostre posizioni siano abbastanza vicine; semplicemente, nel contesto specifico che stavamo analizzando mi sembrava da prendere in considerazione un'interpretazione maggiormente legata alla storia di Davide ed al significato teologico che gli veniva dato. Poi mi rendo conto che voi siete maggiormente attratti da tematiche cosmologiche, io da storico-artistiche ; e tuttavia, vista la vostra competenza ed esperienza (che comincia, mi pare, ad essere corposa) sarebbe forse utile mantenere un taglio che si sforzi di essere non settoriale. Certamente sempre un forum è, quindi si tratta di parole in libertà; ma un pò è colpa vostra: come già detto in passato vi considero degli studiosi, seppur non professionisti, quindi mi aspetto molto ;) .

Dovrei scrivere qualcosa in risposta anche a quello che aveva detto Flavius ma adesso il lavoro mi chiama!
Per rendere un pò meno "seriosa" la situazione, volevo dirvi che so bene quanto una persona reale diventi possa diventare simbolo di qualcosa più alto, al punto da divenire proverbiale...infatti quando ho fatto l'esame di filosofia medievale, mi lamentai che il professore mi avesse chiesto San Tommaso d'Aquino (il più ostico dei filosofi medievali, a mio parere) e mia madre allora, serissima, mi diede pienamente ragione: "infatti si dice sempre - mi disse - tosto come San Tommaso!" :perv: .
 
Top
view post Posted on 15/6/2008, 10:05
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


Hai perfettamente ragione Marco! In effetti é più che giusto che tu mi faccia da contraltare: é doveroso che ogni nostra analisi venga vista sotto tutti gli aspetti.
Ovviamente ... dal punto di vista più squisitamente storico-artistico non ho le conoscenze che hai tu, quindi ben venga una voce equilibratrice che eviti che il piatto della bilancia penda troppo su cosmologia e simboli vari.

In effetti, la soluzione più semplice e lineare quasi sempre é la migliore, quindi ... se qualcuno trova ipotesi migliori, saranno sempre ben accette!! Conoscendomi, anche in futuro, capiterà spesso che parta su voli pindarici un po' troppo azzardati: (la passione per certi argomenti a volte ti fa vedere le cose in maiera un po' deformata) l'importante é che ci sia qualcuno che possa "correggere il tiro"! :P

Anche perché, questo forum deve interessarsi di arte ed architettura medievali, non solo di simboli ed archeoastronomia quindi ... ci vuole il gioco di squadra!! :B): ;)

 
Web  Top
shoanen
view post Posted on 16/6/2008, 12:15




Salve a tutti, rieccomi, ultimamente sono super impegnata anche se non intervengo vi seguo.
CITAZIONE
Occhio però ... non fidatevi di quel libro, io l'ho letto tutto e devo dire che tanto é affascinante e mirata l'analisi astronomica (di Boudjada) tanto é faziosa e forzata l'analisi iconografica di Lammer. Davvero: può apparire attendibile ma .. alle prime verifiche capisci che "manipola i fatti" per arrivare a conclusioni tutte sue, profondamente
discutibili! Anche quel continuo insistere sui culti gnostici:

sono d'accordo con te, anche a me ha dato questa impressione, infatti prima di proporvi l'articolo ho scritto: "non so se può esservi utile".
CITAZIONE
questo forum deve interessarsi di arte ed architettura medievali, non solo di simboli ed archeoastronomia quindi ... ci vuole il gioco di squadra!

sono d'accordo, solo così si può ampliare la propria conoscenza.
Ciao.




 
Top
MarcoSupersonic
view post Posted on 16/6/2008, 15:11




CITAZIONE
A questo aspetto mi risulta sia attinente la dimensione cosiddetta "cosmologica" dell'arte romanica che tende a riassumere simbolicamente "tutto" il tempo e "tutto" lo spazio, perché il luogo sacro si presume riguardi una dimensione - quella del "sacro", appunto - che si trova al di là del tempo e dello spazio.
Per alludere quindi a queste tematiche l'arte medievale fa ricorso - come ben sapete - a simboli molto antichi che di sovente risalgono a tempi pre-cristiani; tempi dei quali, comunque, la religione cristiana era erede consapevole

Trovo che la definizione "erede consapevole" sia da manuale, ed esprima esattamente tutti quei concetti che vorremmo (penso tutti, appassionati e studiosi) trasmettere ai tanti sapientoni che pontificano sull'origine della religione (quella cristiana, in questo caso) scambiando puntualmente le cause per gli effetti e viceversa.
Non dobbiamo però rischiare di cadere nello stesso errore, sia pure ad un livello diverso. Stringatamente, se ogni linguaggio è fatto comunque di simboli, questo afferisce direttamente all'universo simbolico (e di riflesso, al corrispondente immaginario) di una società che è uno degli elementi più sfuggenti, e nel contempo più interessanti di una cultura.
Non vorrei andare troppo off-topic, per cui mi limito a dire che ci sono, in questo, delle variazioni di lungo periodo, delle altre di più breve periodo. Un'analisi non può prescindere da una storia diacronica dei simboli, che mi pare, sia ben lungi dall'essere stata realizzata, almeno a livello sistematico.
Nell'analisi dei testi (è l'arte, specie dei secoli passati, è a tutti gli effetti un testo) la tecnica opposta a questa è il close-reading, ovvero una lettura convinta che ogni testo sia capace di risolvere in sé stesso i suoi significati; che punta insomma (in particolare nei testi letterari naturalmente) non tanto ad una comprensione generale (impossibile) ma ad una comprensione volutamente parziale che abbia però il pregio di non sovrapporre schemi interpretativi predeterminati.
Considerato che è velletaria l'idea di non sovrapporre schemi interpretativi SEMPRE arbitrari, del close-reading viene buono oggi il principio che ogni riferimento al simbolico (ed all'immaginario) vada prima di tutto dimostrato nel testo.
Prima che mi cacciate dal forum per inutile sfoggio di vanità, vengo a scrivere cosa c'entra con le storie di Giona; non si tratta di un'inutile contrapposizione di letture (quella storica e quella cosmologica) basate comunque su simbologie, ma di una proposta metodologica. In linee generali sono d'accordo tutta la vita con Flavius (ma anche con Janus, che ringrazio per la risposta). Se proponiamo però una lettura cosmologica delle storie di Moscufo (anzi, se proponete, perché io purtroppo non sono in grado :( ) dovremmo sforzarci di trovare, prima di tutto, di metterne in evidenza le rispondenze nel "testo", e chiarire come queste si realizzano. In questo senso, il titolo del topic è perfetto, perché si chiede che relazione possa esistere (o quali, se più di una) nell'accostamento di personaggi come Sansone e Giona (e Davide, aggiungerei). Non si tratta di dare una spiegazione del simbolo in sé (il fatto che sia possibile ritrovare ed associare contenuti "di lungo periodo" in figure che si sono rinnovate nel corso dei secoli diamolo per assodato), nè di mettere in evidenza linee di tendenza generali (anche su queste siamo d'accordo) ma proprio di tradurre questi principi generali, nel particolare (e viceversa). Tornando alla lettura di Gandolfo, la sua plausibilità sta proprio nel fatto che propone un'interpretazione di tipo morale, e la argomenta mettendo in evidenza come, tra vari episodi della storia di Giona, ne siano stati scelti alcuni e non altri; volendola continuare, o eventualmente confutare, se ne dovrebbe fare salva la (secondo me) corretta metodologia.
Insomma, nessuna contrapposizione, perché se discutiamo in senso ampio, siamo sulla stessa lunghezza d'onda; inoltre non mi sento di poter proporre una linea d'interpretazione generale millantando conoscenze che non ho; faccio solo una modesta proposta perchè noi tutti ci si possa sforzare di "direzionare" le nostre interpretazioni, almeno quando riguardano un'analisi specifica, dal piano generale (nel quale, lo sapete meglio di me, si può dire un pò di tutto) al particolare, indagando quelle relazioni tra i simboli che, insieme al contesto, sono le uniche a poter dare un senso (sempre ipotetico e sempre in attesa di nuove e più convincenti interpretazioni) al discorso che cerchiamo di ricostruire.
Saluti.
 
Top
view post Posted on 16/6/2008, 18:15

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
Se proponiamo però una lettura cosmologica delle storie di Moscufo (anzi, se proponete, perché io purtroppo non sono in grado ) dovremmo sforzarci di trovare, prima di tutto, di metterne in evidenza le rispondenze nel "testo",

In realtà, per quel che ne so, esistono testi medievali che mettono in relazione episodi biblici con accadimenti, diciamo così, astronomico - calendariale.
Tuttavia, da questo punto di vista (e sempre per quel che ne so io, naturalmente), non credo che per individuare riferimenti cosmologici in programmi scultorei sia necessario trovare stretti riferimenti nei testi scritti.
Con questo non intendo dire che se si cercano non si trovano, ma semplicemente che tali riferimenti sono spesso incrociati, elaborati e, insomma, usati dagli artefici secondo quella che era la loro necessità e la loro fantasia.
A questo proposito, in linea generale, mi viene in mente di indicare il capitolo dedicato all'arte cristiana di T. Burckhardt, in "Arte sacra in Oriente ed Occidente".
Il libro è breve, anche se scritto in modo abbastanza "tosto". Credo comunque si trovi in edizioni assai convenienti dal punto di vista del prezzo.
Venendo poi a Moscufo, un tentativo di una lettura cosmologica potrebbe iniziare da David (o è Sansone, non mi ricordo più) che uccide il leone (solleone), passare per David che tiene per il collo l'orso (animale legato al tema dell'autunno- inverno, mi pare). Quindi, sperando che la successione sia corretta, mi sembra si possa arrivare a S. Giorgio che uccide il drago ;il drago, di per sé, rimanda a quello dell'Apocalisse e quindi, della "Fine dei tempi" e "del Tempo", ma anche dell'anno inteso come anno cosmico (in realtà esistono riferimenti precisi nel Vangelo e nella Bibbia per questi concetti - mi scuso quindi se questi dati, esposti così confusamente, possono lasciare perplessi). Non vado oltre sul drago e S. Giorgio e mi limito a segnalare come, a questo punto, le scene di Giona ingoiato dal pesce eppoi risputato fuori "a crogiolarsi nel sole" siano in successione coerente con quanto appena esposto.
Dopodiché penso ci si possa chiedere: che senso ha un discorso come quello che ho appena fatto e che ho il dubbio che appaia anche un tantino delirante?
Nel caso, direi che il senso si può ritrovare nella necessità di spiegare cose come l'esistenza due scene che, in termini morali, dovrebbero avere all'incirca lo stesso significato come quelle di Sansone e David, nonché il senso di mostrare l'immagine di un santo - come San Giorgio - inserita in un contesto di episodi biblici.
Non vorrei poi fare uno sfondone, ma credo anche che il disco che si trova sul pesce (sempre che non abbia spiegazioni più precise) abbia relazione con questo modo di concepire l'arte.
A tutto questo si può anche aggiungere che, tutto sommato, non mi pare che le immagini scolpite di Moscufo cerchino particolarmente di esaltare significati come quelli appena esposti; tali significati piuttosto, sono più evidenti in programmi iconografici più stilizzati e "simbolici" (come quelli che, talvolta, si trovano nei capitelli, ad esempio).
Spero infine di non aver "scandalizzato" nessuno esponendo un'intepretazione cosmologica che richiede un sacco di parole per spiegare cose che, in fondo, sono semplici. Per altro, discutendo di arte medievale, forse, prima o poi, era inevitabile affrontare tali temi.
Ciao.
 
Top
MarcoSupersonic
view post Posted on 17/6/2008, 10:40




CITAZIONE
Tuttavia, da questo punto di vista (e sempre per quel che ne so io, naturalmente), non credo che per individuare riferimenti cosmologici in programmi scultorei sia necessario trovare stretti riferimenti nei testi scritti.

In realtà, io non mi riferivo alla necessità di trovare riferimenti in testi scritti; purtroppo il tempo è sempre tiranno, il discorso era lungo e. come temevo, la mia esposizione è stata confusonaria. Quando parlo di testo mi riferisco al manufatto che stiamo analizzando che rappresenta il nostro testo in cui i significanti non sono lettere ma immagini, in cui il diverso accostamento di "frasi" e la diversa declinazione di "parole" (mi riferisco in questo caso alla disposizione ed alla relazione tra le immagini ed alla proposizione di un simbolo in un certo modo anziché in un altro) modifica il significato. I testi scritti di cui parli tu possono essere un buon vocabolario, ma come dicevo prima, temo che un lavoro serio e sistematico sulla simbologia sia ben lungi dall'essere completato.

CITAZIONE
Nel caso, direi che il senso si può ritrovare nella necessità di spiegare cose come l'esistenza due scene che, in termini morali, dovrebbero avere all'incirca lo stesso significato come quelle di Sansone e David, nonché il senso di mostrare l'immagine di un santo - come San Giorgio - inserita in un contesto di episodi biblici.

Per altro, nonostante l'equivoco, trovo che la tua esposizione vada esattamente nel senso che suggerivo io: per spiegarmi, argomentare che il ciclo è cosmologico perchè c'è la scena di S.Giorgio ed il drago che risulterebbe invece estranea tra argomenti biblici, è diverso dal proporre "sic et simpliciter" un possibile significato invernale dell'immagine, al di là della correttezza del ragionamento.
Anche in me si affaccia il timore che le mie elucubrazioni siano fumose e difficilmente comprensibili. :sick: purtroppo il bello e il brutto di un forum è anche nell'impossibilità di un batti e ribatti che costringe a "chiudere" un pensiero e completarlo in un post.
Saluti.
 
Top
view post Posted on 18/6/2008, 10:29

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
temo che un lavoro serio e sistematico sulla simbologia sia ben lungi dall'essere completato

Ahimè le cose stanno proprio così e penso che sia un gran peccato.
CITAZIONE
argomentare che il ciclo è cosmologico perchè c'è la scena di S.Giorgio ed il drago che risulterebbe invece estranea tra argomenti biblici, è diverso dal proporre "sic et simpliciter" un possibile significato invernale dell'immagine, al di là della correttezza del ragionamento.

Bhè, mi pare sia l'insieme dei simboli a proporre l'idea di una "discesa" e di una Resurrezione.
Ma, come dicevo, non mi pare che, per sculture come quelle di Moscufo, la dimensione cosmologica sia poi evidenziata più di tanto.
Tra l'altro, direi che una lettura dei simboli dell'ambone, se si intendesse farla, non potrebbe prescindere anche dai simboli degli evangelisti, dalle figure degli omini che si arrampicano, ecc.
Ciao.
 
Top
view post Posted on 18/6/2008, 19:55

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
Volendo esagerare dico che non mi trovo nemmeno d'accordo con l'affermazione di Pierre Racine che vede negli esempi tratti dall'A.T. solo l'aspetto preparatore e premonitore del N.T. senza lasciare la possibilità di ulteriori e diverse considerazioni.
Non sono proprio sicuro di essere stato chiaro, però mi interesserebbe conoscere anche il vostro parere.

Bhè, se davvero così fosse (ovvero: se le coste stessero come dice Racine - che, in verità, non ho mai letto-), cosa c'entrerebbe, ad esempio, l'immagine di S. Giorgio nel pulpito di Moscufo?
Ciao.
 
Top
view post Posted on 21/6/2008, 15:05
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


CITAZIONE
Bhè, mi pare sia l'insieme dei simboli a proporre l'idea di una "discesa" e di una Resurrezione.
Ma, come dicevo, non mi pare che, per sculture come quelle di Moscufo, la dimensione cosmologica sia poi evidenziata più di tanto

Rieccomi! :)
Sono completamente d'accordo con entrambi: l'analisi di Flavius mi pare più che corretta e sono d'accordo anche con le argomentazioni di Marco.

Riuscire ad analizzare nel particolare un esempio come quello di Moscufo, tenendo presente (e valutando coerentemente) i vari livelli di analisi, ivi compreso quello cosmologico é in effetti impresa molto ardua, praticamente impossibile per una persona sola: troppe variabili in gioco, troppe discipline da considerare ...
Per questo mi limito al mio "particulare", lasciando poi al contributo di tutti voi l'onere di una sintesi armonica (ove possibile! ;) )

Diciamo che l'analisi in chiave cosmologica di un'opera d'arte ha davvero senso (e non é questo il caso) laddove si rappresentino volutamente episodi non leggebili sotto nessun altra ottica (simboli geometri ed astratti a richiamere i pianeti, cerchi concentrici e chi più ne ha più ne metta, si vedano le discussioni su San Giusto a San Maroto e la sua pianta, o sugli affreschi di Montsaunes)

Dove invece (come qui) ci si trova davanti a figurazioni molto più complesse, raffiguranti persone ed animali ... l'ipotesi cosmologica é meno difendibile: ci sono spessissimo spiegazioni più semplici per analizzare l'opera.
Ciò non toglie che una eco cosmologica in opere come queste permanga: il punto é stabilire quanto sia "consapevole" oppure ereditata da antiche tradizioni, culti pagani o abitudini popolari.
Solito discorso già fatto altrove: in casi come questo l'interpretazione cosmologica non "spiega" necessariamente l'opera, aiuta (spero) a comprendere come una certa iconografia possa in qualche modo essersi formata su "echi antichi" di cui l'autore forse non era nemmeno più cosciente. Ed anche su questo ... si potrebbe discutere per mesi! :D
 
Web  Top
view post Posted on 21/6/2008, 18:37

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
Ciò non toglie che una eco cosmologica in opere come queste permanga: il punto é stabilire quanto sia "consapevole" oppure ereditata da antiche tradizioni, culti pagani o abitudini popolari.
Solito discorso già fatto altrove: in casi come questo l'interpretazione cosmologica non "spiega" necessariamente l'opera, aiuta (spero) a comprendere come una certa iconografia possa in qualche modo essersi formata su "echi antichi" di cui l'autore forse non era nemmeno più cosciente. Ed anche su questo ... si potrebbe discutere per mesi!

Sono d'accordo sul resto, ma, in effetti, non su quest'ultima questione.
Per quel che so io, la dimensione cosmologica ha a che fare con il concetto di arte sacra. Mi permetto, a questo proposito, di richiamare il già citato libro (tosto, ma breve) di T. Burckhardt.
Quindi non mi pare si tratti di echi di qualcosa di indefinito, bensì di richiami consapevoli.
Per altro, tale dimensione, in effetti, in epoca successiva a quella romanica, progressivamente si dissolse e l'arte finì per divenire semplicemente (se così si può dire) religiosa.
Ciao.
 
Top
view post Posted on 22/6/2008, 11:21
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


CITAZIONE
Per quel che so io, la dimensione cosmologica ha a che fare con il concetto di arte sacra. Mi permetto, a questo proposito, di richiamare il già citato libro (tosto, ma breve) di T. Burckhardt.

Bisognerà che me lo legga questo libro ... lo metterò tra le priorità!

CITAZIONE
Quindi non mi pare si tratti di echi di qualcosa di indefinito, bensì di richiami consapevoli.
Per altro, tale dimensione, in effetti, in epoca successiva a quella romanica, progressivamente si dissolse e l'arte finì per divenire semplicemente (se così si può dire) religiosa.

Tanto meglio, se la cosa é già dimostrata ... é un punto in meno su cui soffermarci!
 
Web  Top
view post Posted on 22/6/2008, 13:56

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
Bisognerà che me lo legga questo libro ... lo metterò tra le priorità!

Si tratta, come dicevo, di un libro breve ma abbastanza tosto, tant'è che, per quel che mi riguarda, mi sono limitato a leggere non molto di più dei capitoli - parecchio interessanti, in verità - dedicati all'arte cristiana.
Quindi, a mio parere, almeno in teoria, se per caso ti interessa l'argomento, una possibilità potrebbe essere quella di trovare il libro in bibilioteca e fotocopiarsi qualche capitolo.
Tuttavia, come mi sembrava di ricordare, il costo parrebbe essere molto limitato e
http://www.bol.it/libri/scheda/ea978884529...960FC5825A4A8B4 e non saprei, a questo punto, se le fotocopie siano convenienti.
Ciao.
 
Top
view post Posted on 22/6/2008, 16:19
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


CITAZIONE
Tuttavia, come mi sembrava di ricordare, il costo parrebbe essere molto limitato e
http://www.bol.it/libri/scheda/ea978884529...960FC5825A4A8B4 e non saprei, a questo punto, se le fotocopie siano convenienti.

Per un prezzo così .. 100 volte meglio comprarlo!! :B):
 
Web  Top
73 replies since 27/5/2008, 14:41   2604 views
  Share