CITAZIONE
Secondo te può essere una situazione simile a quella che si trova a questo link?
http://www.gliscritti.it/gallery2/d/7404-7...2006+II+023.jpgche poi altro non è che la "solita" abbazia di San Clemente a Casauria che vi ho proposto tante volte...tra l'altro l'humus culturale dovrebbe essere lo stesso, perché gli studiosi sono concordi nel ritenere Maestro Acuto impegnato nel cantiere casauriense (non nel portale, che al suo arrivo in abbazia doveva essere già stato realizzato); l'architrave, come detto prima, non dovrebbe essere di sua mano, ma potrebbe essere benissimo della sua bottega o di qualche collaboratore presente anch'esso nel cantiere casauriense.
Per quanto riguarda i rosoni, mi viene da pensare che probabilmente il simbolismo è correlato alla situazione di Pianella anche se, mi pare, quelli di Pianella potrebbero avere un significato più "pregnante"; infatti, per la loro posizione, si trovano inseriti chiaramente nello sviluppo del discorso simbolico.
Nel caso di Casauria, i due fioroni si trovano ai due lati e - rimanendo, direi, il senso simbolico della loro presenza - dal un punto di vista della lettura delle immagini mi sembrano un po' "periferici" (e magari, da un punto di vista estetico, servono anche un po' a riempire degli spazi).
Ad ogni modo, a Casauria, il fiorone ove si vede anche l'aquila che solleva un coniglio (ma è un coniglio?), dovrebbe essere un riferimento all'Ascensione in anima (aquila) e corpo (coniglio) del Cristo, mentre dall'altra parte il fiore a sei petali potrebbe alludere alla manifestazione finale (ma qui, se si vuole, forse il discorso si potrebbe anche capovolgere e magari occorrerebbe leggersi le varie iscrizioni per orizzontarsi anche nel discorso simbolico).
Per altro, dal momento che si parlava delle relazioni simboliche tra portale e rosone, si potrebbe accennare al fatto che, a Casauria, nei modellini di chiese che compaiono nelle sculture, i rosoni delle facciate sono
rosoni veri e propri e questo mi pare significativo sul loro significato simbolico.
Per quanto riguarda maestro Acuto, da quello che hai mostrato nelle foto viene davvero da pensare che - per quanto colti potessero essere i suoi committenti - egli fosse dotato di una cultura teologica non da poco.
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Poi "Vescovo di Mira" non dovrebbe essere Episcopus Mirae (non lo so perchè, haimè, non ho fatto studi classici)?
Sì, almeno in teoria, il testo esatto dovrebbe essere "Episcopus Mirae" con il dittongo. Ma, parlando di un monumento medievale, ho idea che che l'eliminazione della lettera "a" del dittongo eventualmente non sarebbe una cosa troppo strana.
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In ogni caso, anche se qui dovrebbe aiutarci Janus, sarebbe fondamentale capire qualcosa di quello che è scritto sulle tavole, mentre la frase completa dovrebbe essere "Episcopus mire equitatis" più una sigla, isolata in basso che non saprei in alcun modo interpretare...a fianco di Re Davide, invece, mi pare di leggere, lavorando abbastanza di immaginazione "Rex David filius Iesse betleemita fuit"...vabbè ci ho provato
Credo che Janus sia alle prese con un problema di sopravvivenza del proprio computer e non so quando sarà in grado di partecipare ancora alle discussioni.
Per quanto riguarda David, credo che la tua intepretazione sia esatta; il re David era in effetti di Betlemme e, anche in funzione di questo, mi pare che in molti casi sia chiamato in causa come prefigurazione del Cristo.
Per il resto, tornando al vescovo, ho il sospetto che quanto proponi si avvicini al vero. Significherebbe "vescovo di ammirevole equità"? Mha. Rimarrebbe comunque da chiarire chi sia il personaggio che si trova vicino al vescovo (un diacono, forse?) che non è identificato da alcunché.
Magari si potrebbe tentare di decifrare i cartigli dei due personaggi, ma mi pare impresa un po' ardua...
Ciao.