Che valore diamo ad una ricerca sul web?

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tessera
view post Posted on 22/1/2009, 22:03




Mi scuso se più che una domanda può sembrare uno sfogo personale, evito la citazione di nomi e siti per correttezza.

Antefatto:
Come alcuni di voi ben sanno, il mio interesse principale è per il mosaico romanico. Una passione antica che mi ha portato a compiere anche alcuni errori di giovinezza.
Anni fà scrissi un articolo sul mosaico della basilica di san Colombano a Bobbio, niente di più di una guida per il turista mordi e fuggi, ma accettabile per essere poi pubblicata su un libretto.

Amara scoperta
Quel testo l'ho ritrovato in molte occasioni ricopiato, spesso pari-pari, e pubblicato con la firma di autori sempre diversi, mai ovviamente citando la fonte e sempre omettendo la bibliografia che mi ero premurato di compilare.

Considerazione
Questo mi porta ad una considerazione: poniamo che quanto da me scritto fosse puramente inventato, se avessi ad esempio buttato lì una datazione a caso, la pluri-ripetizione di questo dato quanto avrebbe inciso per renderlo, col tempo, reale?
Dico questo perchè prima di scrivere questa guida sul mosaico esisteva ben poco, alcuni accenni sui classici di allora (Toesca, Venturi, Porter) vaghi e discordanti sull'argomento e un paio di studi specifici di Balducci (1935) e della Hess (1988) con ipotesi di datazione poco argomentate e poco convincenti.
Io azzardai un periodo piuttosto preciso e da allora lo vedo spesso ripetuto come dato "certo" anche su testi piuttosto autorevoli.
I casi sono due, o io ci avevo azzeccato, o il dato poi più volte ripetuto a pappagallo dai copia/incollatori è diventato reale.
Certo è che mai ho trovato motivazioni all'attribuzione della data del mosaico, nessuno che abbia scritto "da verificare" o comunque che abbia supportato questo dato.
Questo mi spaventa perchè se su siti che si presentano come "seri" e "scientifici" accade di constatare tutto ciò, che valore vi sentireste di dare a tutto il resto?

P.s. ho letto adesso l'intervento di Marco su Pianella, e vedendo il termine "copia/incolla" tengo a precisare che non alludevo assolutamente a lui.

Edited by tessera - 22/1/2009, 22:32
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 23/1/2009, 11:17




Mi pare che il famigerato "copia-incolla" sia oramai una disgraziata consuetudine, non solo su internet. Direi che la questione "autorevolezza" vada separata dalla questione "citazione", perché si tratta di due problemi diversi.
Le fonti andrebbero SEMPRE citate, ma mi pare che questa pratica sia oramai desueta. Distinguerei comunque caso per caso, perché internet è un minestrone assoluto dove si trova di tutto, e non è affatto detto che chi scrive sia cosciente di quello che sta facendo. Anni fa facevo anche il webmaster, e l'appropriazione di contenuti altrui era praticamente una regola, basti citare il caso delle "template" in teoria gratuite per uso privato ed a pagamento per uso professionale, in realtà utilizzate da tutti a proprio piacimento (anche dal sottoscritto, tanto per non "sparare nel mucchio").Varie volte ho dovuto spiegare ai clienti che i testi per le pagine non potevo copiarli a destra e a manca (ricordo un tizio che vendeva olio e che mi diede lunghissimi testi da inserire presi da un sito concorrente senza nemmeno prendersi la briga di cambiare i nomi citati :o: ). Capisco si tratti di argomenti differenti, ma alla base c'è proprio una mancanza di professionalità in qualche modo suggerita dalla rete: sarà forse perché accentua la spersonalizzazione, sarà perché è qualcosa la cui "cultura" intima nasce proprio dalla condivisione e dal contributo "indifferente", sta di fatto che la rete nasce e vive senza regole, con la cultura del "gratis" e dell'anonimato: e per molti versi meglio tenersela così e sopportarne i difetti per poter godere dei pregi, cercando di perseguire, laddove possibile, le aberrazioni più evidenti e odiose.
Capisco che sia amaro vedersi copiato un testo che è costato magari tempo e fatica, e che forse conterrebbe interessanti spunti di discussione e confronto, se solo qualcuno s'interessasse davvero a ciò che scrive; e tuttavia, avendo lavorato nel settore, vi posso dire che la gente spesso NON si rende nemmeno conto di ciò che scrive.
Come detto, va comunque visto caso per caso: quando il contributo vorrebbe essere autorevole (mi pare che sia il caso che dici tu) la mancanza delle fonti è una grave lacuna, che mina quasi a prescindere la possibilità di intavolare una discussione. Ma, perdonatemi se dico una banalità, vogliamo stupirci di questo nel mondo "moderno"? Da parte mia, posso tornare a citarvi il caso dell'opuscoletto su Chieti, pagato uno sproposito alla ditta di una signora che fece un copia-incolla dei testi da internet (tra le altre cose); ma ci terrei di più a raccontarvi dell'esperienza di tesi fatta da alcuni amici: alla triennale di Lettere a Chieti, alcuni professori incoraggiano spudoratamente la pratica, addirittura segnalando la possibilità di appropiarsi di testi già pronti "a cui cambiare qualche parola"; sottolineando che tanto la tesi non verrà letta. So che questo è sempre stato, almeno in parte, ma credo ci sia una differenza tra il tollerare un certo tipo di pratica ed incoraggiarla in maniera scoperta: è la nostra via al pragmatismo, purtroppo, che è diseducativa all'ennesima potenza.
Chiedo scusa se ho scritto cose un pò banali: dovrei aggiungere altro, ma come al solito, il tempo è scaduto. :unsure:
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 23/1/2009, 14:04




Rieccomi.
Volevo aggiungere, rispetto a quello che dicevo prima, che la pratica dell'informazione che "cresce su se stessa" sedimentandosi di errore in errore per la semplice citazione, non è né nuova (in fin dei conti era il modo in cui nascevano alcune "leggende" metropolitane) né, come si potrebbe pensare, in diminuzione. In una sorta di "analfabetismo di ritorno", mi pare che molti testi, anche al di fuori della rete (intendo guide messe in commercio, seppur a prezzi "popolari") soffrano della stessa patologia, presentandosi come materiale in definitiva inutilizzabile per ricerche serie, anche in presenza di corpose (ma non puntuali) bibliografie. La mia idea è che, a causa della mancanza cronica di fondi, sempre meno gente si dedichi professionalmente agli argomenti; come ho scritto nel topic di Pianella, se dovessi sottolineare qual'è la migliore esperienza che ho fatto da quando m'interesso a questi argomenti, beh direi che è quella di aver cominciato ad avere un certo "occhio" per le fonti, ed un primo discernimento di quelle che sono utili rispetto a quelle che non lo sono, o peggio sono dannose in quanto confondono le idee. Basti vedere la differenza di spessore tra gli oramai (a voi) noti "Documenti dell'Abruzzo teramano" e la media delle altre pubblicazioni. In questo ed in alcune altre opere, ho potuto notare come lo studio davvero "serio" non tralascia mai (se non quando rimanda a bibliografie precedenti per motivi di spazio o "rindondanza") la citazione dei principali orientamenti critici precedenti, nei confronti dei quali mettersi in accordo o in contrapposizione. Il risultato è che, quando uno legge studi come questi, sa sempre per bene non solo il giudizio storico-critico, ma anche la genesi di questo e i dati, oggettivi o soggettivi, sui quali si appiglia, potendo dunque verificarne, ammesso ne abbia tempo e voglia, la fondatezza.
Saluti.
 
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view post Posted on 23/1/2009, 14:42

Stupor Mundi

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CITAZIONE
La mia idea è che, a causa della mancanza cronica di fondi, sempre meno gente si dedichi professionalmente agli argomenti; come ho scritto nel topic di Pianella, se dovessi sottolineare qual'è la migliore esperienza che ho fatto da quando m'interesso a questi argomenti, beh direi che è quella di aver cominciato ad avere un certo "occhio" per le fonti, ed un primo discernimento di quelle che sono utili rispetto a quelle che non lo sono, o peggio sono dannose in quanto confondono le idee.

Penso anch'io che esistano pubblicazioni utili e pubblicazioni quasi dannose. Queste ultime, talvolta, possono far perdere anche molto tempo per cercare di verificare notizie esposte grossolanamente oppure intepretazioni infondate. Credo si tratti di un rischio connesso a qualsiasi tipo di ricerca, però.
Per quanto riguarda internet, come è stato già evidenziato, si tratta di un immenso calderone dove esiste di tutto. Questo aspetto, tuttavia, solitamente risulta ben chiaro in partenza, per cui, in un certo senso, sta poi alla conoscenza ed all'esperienza di chi ricerca separare il superfluo o l'inaffidabile da ciò che invece merita di essere verificato.
Aggiungo anche che strumenti come "Google libri" mi sembrano davvero fondamentali.
CITAZIONE
Questo mi spaventa perchè se su siti che si presentano come "seri" e "scientifici" accade di constatare tutto ciò, che valore vi sentireste di dare a tutto il resto?

Posso solo indicare il fatto che il copia - incolla o comunque l'accettazione non discriminante delle notizie riguarda sì internet, ma anche parecchie pubblicazioni scritte (specialmente se ad uso più o meno turistico).
Ciao.
 
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view post Posted on 23/1/2009, 16:21
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Angelo

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Sono d'accordo con Flavius: il pressappochismo c'é sia sul web che sui libri ...

Paradossalmete (credo) quello sul web é meno dannoso per un ricercatore serio, perché per esperienza sai già le vaccate cui vai incontro ed hai imparato a non fidarti prima di una contro-verifica "cartacea"

Diverso é il discorso dell'inattendibilità di un libro: secondo me il cartaceo ha ancora un' "aura" di attendibilità che a volte tranquillizza il ricercatore "serio", che si siede su quanto detto da altri molto più facilmente che davanti a una pagina web!
Ti sembra che .. se uno ha scritto un libro, avrà fatto le sue ricerche!
Ci sono cascato anche io all'università per la datazione di una chiesa barocca: solo perché un autorevole studioso locale (dove "locale" troppo spesso fa rima con autodidatta impreciso :rolleyes: :( ) datava la chiesa al seicento, tutti l'avevano dato per scontato.
Invece .. bastava leggere un altro libro (edizione moderna di un registro vescovile settecentesco) per capire che era di 100 anni più recente. E non c'era da marcire per giorni in archivi polverosi, il libro "rivelatore" lo trovi in qualunque libreria! :unsure:

Questo che ho detto si riferisce al ricercatore "sero" o per lo meno .. di buona volontà!
Diverso il discorso per il classico pseudoricercatore "templarista new age" che usa solo internet per le sue ricerche. Lì il discorso é diverso .. ciò che é scitto in rete é la bibbia! :B):

Allora trovi varie categorie, dal più facilone al più "diffidente":

- categoria "bidone aspiratutto": cerca sul web e crede al primo testo che trova .. oppure (peggio) a quello che gli viene più comodo o più lo attira (templari? maddalena? ufo? va tutto bene .. tanto é tutto un complotto templare-massone!! :D )

- categoria "un tanto al chilo": cerca per molti giorni in internet, sente varie "campane" e poi .. sceglie l'opinione della fonte riportata dal maggior numero di siti web. Un po' come "chiedere l'aiuto del pubblico" da Gerry Scotti .. non garantisce certo l'esattezza!!

- categoria "ciò un amico che ha un amico ...": quelli che dopo la ricerca, non ci capiscono un cazzo e credono sia meglio chiedere a gente più esperta. E a chi chiedono? A Google Answers .. dove ti rispondo una decina di ragazzini brufolosi .. citando come fonti gli stessi siti che avevi letto tu!! :P

- categoria "chiedo ad un esperto": quelli che vanno a chiedere ad uno o più forum onde avere delucidazioni. Sono sicuramente i migliori ma non devono dimenticare che anche noi non siamo infallibili: dopo aver chiesto sul web é fondamentale leggersi i libri specializzati sull'argomento della ricerca.
Chiedete sempre "a quale testo fai riferimento?" oppure andate a consultarvi i testi in bibliografia (negli articoli)

Solo così potete sperare di evitarvi un po' di "sòle" .. sempre ricordando che anche i libri (soprattutto in questi ultimi anni) possono essere abbondantemente fuorvianti!! :rolleyes:
 
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tessera
view post Posted on 24/1/2009, 10:36




Siamo perfettamente d'accordo, tutto quello che avete esposto corrisponde alla realtà e penso che, vista la larga diffusione di questa pratica, si possa fare ben poco per combatterla.
Proseguiamo nelle discussioni costruttive molto più gratificanti.
Grazie
 
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view post Posted on 24/1/2009, 11:41
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Angelo

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... sperando non finiscano per venire citate "a vanvera", storpiate e deformate da qualche "bidone aspiratutto"! ;)
 
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gioppino3g
view post Posted on 17/3/2009, 19:01




Ma come han fatto a copiartelo? L'avevi messo su un sito?
Comunque l'interrogativo che poni è interessante, in effetti il difetto di internet sta in uno dei suoi pregi: la velocità di condisione delle informazioni.

Io quando devo trovare informazioni non troppo specifiche su una cosa vado su Wikipedia, nonostante le persone più acculturate che conosco mi dicono che è pessimo,... ma d'altronde c'è troppa confusione in giro.
 
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view post Posted on 17/3/2009, 19:39
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Angelo

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CITAZIONE
Io quando devo trovare informazioni non troppo specifiche su una cosa vado su Wikipedia

Sì .. te lo confermo anch'io: é tutt'altro che infallibile! :rolleyes:
Si va dalla diceria riportata come verità fino a strafalcioni dovuti a equivoci, fraintendimenti o bugie volontarie.
Per non parlare di chi si auto-scrive una pagina di wikipedia pur non essendo nessuno, come fosse una celebrità, solo per tirarsela un po' in giro ... :(
 
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gioppino3g
view post Posted on 21/3/2009, 22:27




CITAZIONE (Janus (Ale) @ 17/3/2009, 19:39)
CITAZIONE
Io quando devo trovare informazioni non troppo specifiche su una cosa vado su Wikipedia

Sì .. te lo confermo anch'io: é tutt'altro che infallibile! :rolleyes:
Si va dalla diceria riportata come verità fino a strafalcioni dovuti a equivoci, fraintendimenti o bugie volontarie.
Per non parlare di chi si auto-scrive una pagina di wikipedia pur non essendo nessuno, come fosse una celebrità, solo per tirarsela un po' in giro ... :(

Eh sì, però nelle voci più tutelate dovrebbe esserci più ordine :lol:

 
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9 replies since 22/1/2009, 22:03   86 views
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